’Fabriano per Gaza’: la città alza la voce contro l’indifferenza sulla tragedia di Gaza

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Il Sindaco Ghergo annuncia iniziative simboliche e mozioni per condannare le violazioni dei diritti umani a Gaza, ribadendo l’impegno di Fabriano per la pace e contro l’indifferenza.

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09 Agosto 2025

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‘Nessuno ci perdonerà l’indifferenza sulla tragedia di Gaza. Le immagini dei bambini uccisi, mutilati e affamati che giungono da quel lembo di terra martoriata impongono un sussulto della nostra coscienza civile. Per questo abbiamo voluto esprimere l’indignazione della Città di Fabriano e la solidarietà verso il popolo palestinese anche con un gesto simbolico: uno striscione che da ieri sovrasta Corso della Repubblica. Affinché si tutelino i civili con ogni mezzo e, attraverso la diplomazia internazionale, si operi per la pace e si faccia prevalere il diritto internazionale’.

Queste le parole del Sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, che prende di nuovo posizione dopo che il Consiglio comunale, nella seduta del 31 luglio 2025, ha approvato due mozioni: la prima volta a intitolare un luogo pubblico ai “Bambini martiri di Gaza”, per riconoscere simbolicamente e pubblicamente il dolore di un popolo colpito da un conflitto che, secondo i dati internazionali, ha già causato oltre 60.000 vittime palestinesi, di cui più di 18.000 bambini; la seconda invita la Regione Marche a esprimersi con una presa di posizione netta e ufficiale, condannando le gravi violazioni dei diritti umani in Palestina e sollecitando il Governo italiano a esercitare una pressione diplomatica concreta nei confronti dello Stato di Israele.

Continua il Sindaco Ghergo: «Non possiamo restare in silenzio davanti a ciò che sta accadendo a Gaza. È ormai drammaticamente intollerabile la condizione a cui è sottoposta la popolazione civile: privazioni sistematiche, bombardamenti, fame, sete, assenza di cure mediche. Ogni giorno bambini muoiono mentre sono in coda per il cibo; ospedali e ambulanze diventano bersagli.

Abbiamo il dovere di chiamare le cose con il loro nome. La guerra contro i civili non è difesa: è crimine. Ridurre alla fame un’intera popolazione non è una conseguenza collaterale: è un atto deliberato. E uccidere un bambino significa distruggere il futuro, annientare la speranza, cancellare la possibilità stessa di pace.

Con la scelta di esporre lo striscione, di intitolare un luogo ai bambini martiri di Gaza e di approvare una mozione che chiede il rispetto del diritto internazionale, il Comune di Fabriano non si sostituisce alla diplomazia, ma afferma una posizione chiara: che ogni vita umana va difesa, che l’indifferenza è inaccettabile e che la voce di una comunità locale può e deve dire “basta”. È un gesto simbolico, certo, ma ogni gesto che rompe il silenzio è già un atto di giustizia.»

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Ultimo aggiornamento: 09/08/2025, 11:17