Beko: a Fabriano dal 25 agosto chiude l’intero settore ricerca e sviluppo.

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Il Sindaco Ghergo: "Mentre assistiamo a trionfalismi sulla difesa dell'elettrodomestico in Italia, a Fabriano perdiamo competenze e professionalità che andavano salvaguardate."

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31 Luglio 2025

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Dal prossimo 25 agosto per gli addetti al settore ricerca e sviluppo della Beko di Fabriano scatteranno gli ammortizzatori sociali al 90% del tempo, ponendo così fine ad una realtà che ha fatto la storia dell’elettrodomestico.
Comincia a prendere forma quanto previsto per Fabriano nell’accordo firmato nei mesi scorsi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e salutato da alcuni come un successo: riduzione del 41% dei “colletti bianchi” che passano da 503 a 297 con una riduzione di 206 unità, tra le quali spiccano le 50 unità del settore ricerca e sviluppo di Via Campo Sportivo, che ha rappresentato il cuore innovativo della ex-Indesit e i cui laboratori saranno dismessi.

Resteranno circa 30 unità, in particolare con competenze elettroniche, mentre tutto il settore ricerca e sviluppo si concentrerà in Turchia, dove le politiche pubbliche statali sostengono in maniera consistente le spese in ricerca e sviluppo, settore nel quale l’Italia spende neppure l’1,4% del PIL e le Marche a fatica l’1%.
A ciò si devono aggiungere i 65 esuberi dello stabilimento di Melano, dove pure Beko ha annunciato 62 milioni di investimenti da fare nei prossimi anni, ma che finora restano soltanto un impegno.

“Stiamo assistendo allo smantellamento di una realtà con altissime competenze che avrebbe dovuto essere difesa in tutti i modi, esercitando il Golden Power, che ha un senso se si salvaguardano gli aspetti strategici delle produzioni nazionali – dichiara il Sindaco di Fabriano Daniela Ghergo. Che cosa c’è di più strategico della ricerca e sviluppo? Invece assistiamo alla fine di un centro d’innovazione con qualificate competenze, mentre queste funzioni migrano altrove e il nostro Paese d’impoverisce, diventando un luogo periferico di produzione. Tutto ciò mentre si continuano a leggere dichiarazioni trionfalistiche sulla salvaguardia dell’elettrodomestico in Italia, contraddette dalla realtà dei fatti. Mi auguro che le persone per le quali vengono attivati gli ammortizzatori sociali possano trovare nel distretto fabrianese nuove opportunità lavorative, così da non essere costrette ad abbandonare il nostro territorio. Al prossimo tavolo per il lavoro, convocato per l’8 agosto alla presenza della Regione Marche, porremo anche questi aspetti da affrontare urgentemente”.

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Ultimo aggiornamento: 02/08/2025, 08:42